Mediocrità

stasera ho raccontato del mio weblog a Peppe… “Credi di avere cose interessanti da dire?” sono rimasta alquanto spiazzata… una disarmante possibilità: e se davvero non avessi nulla di interessante da dire? e se poi non avessi proprio niente da dire? o, cosa ancora più grave, se dicessi un mare di cavolate per il solo piacere di popolare queste righe?! Magari credendo sul serio che siano interessanti?! STOP!
Let’s try
+ Ricordati di me: il film, la giungla di vanità e insoddisfazione che movimenta le nostre vite, la voglia insopprimibile di dimostrare a se stessi e agli altri di valere qualcosa
+ Fabrizio Bentiviglio: il padre, uno scrittore fallito
+ Laura Morante: la madre, un’attrice mancata
+ Nicoletta Romanoff: la figlia, aspirante velina
+ Silvio Muccino: il figlio, un adolescente sconvolto
+ La famiglia: il luogo delle nudità, in cui ci si spoglia e ci si infila in un letto. Il posto in cui siamo costretti a contatto con la verità e con la menzogna. Un contenitore claustrofobico, chiuso, blindato, con forme talvolta di violenza e follia, talvolta di amore e solidarietà.
+ La televisione: il vuoto, corpi femminili che cercano di riempire il vuoto di ogni inquadratura, il trionfo della mediocrità
+ Le musiche: Lucio Dalla, Mina, Mia Martini, Elisa, struggenti, romantiche, evocative, tutte che riescono a dire qualcosa in pochi minuti

E poi la mancanza di comunicazione, e la mancanza di attenzione. Quando non trovi attenzione negli altri (e spesso non la trovi) finisci inevitabilmente per concentrarti su te stesso, cercarti in uno specchio che ti rimanda un’immagine che non ti basta mai. Chi non desidera l’attenzione degli altri? E’ forse anche per questo che scrivo in questo momento, mi racconto per esistere: narro me, le mie passioni, le mie rabbie, perchè non fuggano via con un colpo di vento. Una volta raccontate sono appagate, compiute. Anche se nella realtà fuggiranno via, come tutto… come tutto…