Il Gigante Egoista
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Il progetto

"A nice trip in our history" è il prodotto di un progetto finanziato dai fondi PON 2014-2020 e attuato dall'IC "San Tommaso d'Aquino" di Salerno. Il progetto, articolato in 30 ore di formazione, ha visto protagonisti gli alunni del plesso di Matierno. Coadiuvati dal tutor Domenico Pagliara e supportati dall'esperta Arianna Pisapia, i corsisti hanno "approcciato" la storia della città di Salerno in una luce nuova, portando avanti un reale percorso centrato sulle competenze, realizzando una serie di prodotti digitali attraverso i quali mettere in luce anche le bellezze della propria città. Questo sito si propone di raccogliere e testimoniare i momenti salienti di una splendida avventura di "inclusione".

dotDestinatari
Studenti secondaria I grado

dotContenuti
• Conosco la storia e il patrimonio della mia città.
• Visito la mia città: scatto foto e la dipingo.
• Coinvolgo i nonni: interviste volte a raccogliere le tradizioni popolari della mia città
• Uso le lingue straniere perché sono cittadino europeo e voglio condividere il bello della mia città anche con chi non parla italiano
• Foto e video: realizzo prodotti multimediali per diffondere il patrimonio della mia città

dotProdotti attesi
Nel corso del progetto sono stati realizzati prodotti digitali con l'ausilio di tool creativi che raccontano Salerno dal personale e contemporaneo punto di vista dei giovani per la promozione e valorizzazione del territorio. Le lingue utilizzate sono state la lingua italiana e la lingua inglese.

dotMetodologia
La metodologia adottata è stata quella del Digital Storytelling, con lo scopo di attivare e realizzare un Laboratorio della Narrazione digitale e multimediale, un luogo di formazione, di sperimentazione e di produzione, che ha messo a frutto il potenziale pedagogico della narrazione per sviluppare conoscenze e competenze, agendo in modo sensibile sul tessuto culturale, sociale e produttivo del territorio. Questa metodologia ha voluto impiegare modalità innovative di didattica partecipata e attiva, e più radicalmente ispirarsi a una concezione innovativa della didattica intesa come incubatore creativo e generativo di relazioni, interconnessioni e progettualità. La didattica in quest’ottica è diventata un luogo di conoscenza e di formazione di conoscenze; uno spazio aperto di incontro e di scambio tra docenti e discenti.
Da un punto di vista strettamente pedagogico, il Digital Storytelling favorisce l’apprendimento attivo e profondo, il pensiero critico, la capacità di sintesi e di analisi, consentendo, nella forma intermediale e digitale, l’effettiva integrazione della tecnica e della tecnologia nell’istruzione. Inoltre l’educazione al racconto, all’ascolto, all’analisi, alla comprensione e alla creazione di racconti potenzia la capacità di immaginazione, di immedesimazione e la consapevolezza emotiva, facilitando i processi di socializzazione. Inoltre, essendo la narratività transmediale una forma comunicativa particolarmente adatta alla trasmissione delle tradizioni e delle identità culturali, essa rappresenta uno strumento ideale per la valorizzazione e la promozione dei patrimoni storico-­‐artistici e paesaggistici.
Nello specifico, il Digital Storytelling Lab si articola in tre sezioni a cui corrispondono altrettante azioni: 1. alfabetizzare ed educare al narrativo audiovisivo, multimediale, digitale, interattivo; 2. narrare il territorio nelle sue diverse espressioni, culturali, economiche e produttive; 3. raccontare la propria città.

E, allora, buon viaggio e … buona visione ;)