grande Gianna

Come l’estate piena di luce
Tornera’ la nostra storia
Ora e per sempre senza grida
Come un bacio
Come la pioggia il sentimento
Spegnera’ la nostra rabbia
Solo una goccia
Sopra il viso
Poi ancora il sole

da “io”
e c’è anche il libro!!!!

Post it

il mio amico Sachiel scrive di non usare post-it per ricordarsi le cose, anche se forse ne avrebbe bisogno. Io, purtroppo, ne ho una caterva di post, sparsi ovunque, sul frigo, sul monitor, sulla scrivania, … addirittura un amico mi ha fornita di software simulante un post-it giallo accanto alle varie icone delle risorse del computer, documenti, immagini… il mio problema è che di post-it io sono anche piena dentro, nella testa, nel cuore, a ricordarmi continuamente com’è che ci si comporta, cos’è che bisogna fare in determinate circostanze, a tentare di ricordarmi chi devo essere…
Sachiel scrive “ma immaginate se la vostra coscienza fosse fatta da post-it, attaccati dovunque: sul frigo, sulla scrivania, ai margini del monitor del vostro pc, sullo specchio del lavandino e vi ricordassero cosa siete, cosa dovreste fare, cosa non siete, chi dovreste essere, quello che non dovreste fare e cose del genere. Sarebbe terribile essere costretti a leggere i prori errori in ogni dove lasciandoci poco spazio all’improvvisazione. Saremmo schiacciati dalla nostra coscienza, e non faremmo nemmeno la cosa giusta, perchè poi è lecito che sia così. E’ giusto che ci siano periodi creati ad uso e consumo dei nostri errori, ed altri in cui azzeccare qualche bella mossa di fila per noi stessi e gli altri.”
Hai ragione, angelo poeta, hai proprio ragione…. l’improvvisazione… ho lottato per quella! quanti post buttati nella tazza e scaricati… ma poi ritornano, a decine, a centinaia ed è un lavoraccio continuo… ma a volte ci riesco, sachiel, ad attaccare post che sono tutti miei… a volte addirittura cambio colore, ne uso di arancioni, di verdi, di azzurri, compro matite e penne sempre più colorate per cancellare l’odioso giallo di default… e mi cancello… così come cancello umori e strani sentori e odori, profumi intensi che a volte ritornano… sto divagando, sachiel, le tue parole mi incuriosiscono e mi provocano, e finalmente rivivo in quello che scrivo, rivivo in queste parole che per te magari non hanno senso… e rivivo in questi sospensivi, nell’aria piena di musica …
la tua musica… “A volte le canzoni sono come post-it, meno invasivi e più eterei, messe li a ricordarci qualcosa. E spesso, inconsciamente siamo noi a scegliere cosa vogliamo che ci dicano, e che ci ricordino qualcosa senza avere la pretesa di imporci di cambiare in qualche modo. Ci sono canzoni che ti piovono addosso all’improvviso e poi ti dici: ecco, era di questo che avevo bisogno.”
ma a volte ci piovono addosso a ricordarci cose che volevamo dimenticare, volevamo non ci appartenessero più…
mi lasci questa canzone, Sachiel, che vorrei tanto poter ascoltare, ma che purtroppo non ho… e allora ne leggo le parole, immaginandone il motivo se riesco.

Against the tide [Radio Dept.]

Falling against what you know
Falling against the tide
Oh what you want
Is it what you want?
Is this what you want?

Because we are young
And things are wrong
We’ll lose the chains
We’ll make things right
Before the sun goes down on
And out of sight
We’ll lose the chains
Cause you and I
We move against the tide
—-

Thank you, my sweet friend…

Yes! I’m here!

sono qui, più me stessa che mai, sempre di più… in sottofondo la colonna sonora dell’Orca assassina: uno spettacolo. Io e i miei dubbi, io e i miei “pallini”, io e i miei continui interrogativi… ci sono, ci sono sempre stata, ma a volte è come se volassi rasoterra, quasi al suolo, senza accorgermi di cose, senza ascoltare e senza guardare e senza pensare… che musica!… con questo tempo, poi, davvero inclemente… e mi piacerebbe iniziare qualcosa, oggi, proprio oggi, come se dentro ci fosse la spinta giusta… magari questa è solo la musica giusta…

Sprazzi di me

no.. non è da me… nulla dies sine linea!!! era questo il mio must… ma forse non c’è nulla di male a non aver nulla di dire… è che me le vivo le cose, forse più intensamente…
sprazzi di me… il nuovo governo alle porte, un nuovo lavoro, un altro, nuovi volti, nuovi nomi, nuove emozioni, tanta musica, il piacere di “sentire” le feste, di appendere una pecorella pasquale in casa, il progetto per la casa nuova, le pulizie del weekend, il sole primaverile che filtra, una nuova scrivania, uno studio pieno di luce, due chili da perdere, tante parole da risparmiare…