Coppie leggere & amori flessibili (di Mara Accettura)

Le statistiche segnalano: tra qualche anno in Europa il numero dei single sorpasserà quello delle famiglie. Bilancio di un gruppo sociale al potere. Che immagina la vita in due come un contratto a termine.

Gli inglesi hanno coniato il termine Smc, semi-detached couple, coppie nirvana dove si sta con qualcuno ma si vive per conto proprio. Relazioni in cui si è in tre, io, te e, in ultima analisi, noi. Single ma insieme. A riscrivere lo script della famiglia. In tempi di precarietà, decremento di matrimoni, aumento di divorzi e convivenze seriali, l’amore è un contratto a termine che nasce con data di scadenza attaccata. “Viviamo in una società-Singleton” spiega il sociologo Frank Furedi “dove le persone fanno scelte individuali, si è meno condizionati a sposarsi e più a inseguire una carriera. Le relazioni diventano quindi meno cruciali”. Il single dunque è diventata una categoria esistenziale. Vivere da soli è diventato uno stile di vita desiderabile e intelligente, non più sinonimo di solitudine ma di autonomia economica e affettiva. Dice il protagonista dell’ultimo libro di Frédéric Beigbeder -L’amore dura tre anni- :”La nostra generazione è troppo superficiale per il matrimonio. Ci si sposa come si va al Mc Donald’s. Poi, si fa zapping. Come vorreste che si restasse tutta la vita con la stessa persona nella società dello zapping generalizzato? In tempi in cui le star, gli uomini politici, le arti, i sessi, le religioni sono più intercambiabili che mai, perchè il sentimento amoroso dovrebbe fare eccezione alla schizofrenia generale?”.
Si interrompe il rapporto quando bisogno o desiderio si esauriscono. Dalla passione alla tenerezza alla noia. E alla fine si ricomincia il ciclo come in una specie di samsara o di serial televisivo. Nella società individualizzata la paura di perdersi regna sovrana. Per i nuovi single la difesa degli spazi personali diventa nevrotica. Secondo Furedi ha esacerbato il conflitto d’interessi e ha avuto un impatto distruttivo sull’impegno e sull’intimità. Indebolendo le basi per un rapporto che dura. La flessibilità è passata dal mondo del lavoro ai rapporti con gli altri. Insomma, in una cultura che non legittima impegno e durata, l’unica storia d’amore posibile è quella con se stessi. “I nuovi single? Io li chiamo immacolate concezioni” continua Galimberti “sospesi da terra per non sporcarsi nel fango di una storia. Il sesso non ha passato nè futuro. In rapporti così non si costruisce nessuna biografia”. “Il sesso” scrive Bauman “può essere tranquillamente racchiuso nella cornice di un episodio: non lascia solchi profondi sul volto perennemente curato e garantisce che la libertà di sperimentare non verrà in alcun modo limitata”.

Any comment? I don’t think so…