Un prisma

come sto? Come mi sento oggi? Dopo una serata con amici a bere qualcosa, a passeggiare sul mare e a dirci cose. E dopo una mattinata in macchina. Da sola. Una strada lunga. E larga. Tanto tempo per pensare, per riflettere in silenzio. Finalmente. Quanto vorrei fare un viaggio, lontano da qui e lontano da me stessa. Essere in ferie da me stessa. “Bellissimo” come direbbe un amico “Bellissimo”… ho perso qualcosa e forse non ne ho neanche capito il perchè. Triste. E mentre andavo, in macchina da sola, e riflettevo……………..

ora me ne sto davanti a questo schermo, pagina bianca, in attesa di un tè. Tra un’ora saranno le cinque ed io mi sento un tantino inglese in questa consuetudine della Domenica pomeriggio. Il mio schermo: un rifugio. E tu, amico inesistente: una protezione. Sto leggendo molto: un libro è un rifugio sicuro, un viaggio improvviso e mai scontato. Credi che si possa essere felici a metà? Vivere in equilibrio. Esiste secondo te una via di mezzo? Non parlo di un compromesso, ma di qualcosa che ci renda felici senza forti rinunce! Credi che sia possibile? Vorrei un’alternativa.
C’è una frase che mi rimbomba dentro e continua ad esserci come un disco incantato… guardare le cose in una sola ottica? non è da me… una persona una volta mi ha regalato un prisma… mille sfaccettature… mille prospettive diverse… credo di aver imparato, o almeno ci provo. Il mio palcoscenico? Il centro dell’universo? Ci salgo quando ho voglia di farlo… per il resto, mi trovi tra gli altri… è lì che sto seduta…