E respiro

Ciao. Continuo a scriverti in questo posto così freddo e mi sento bene. Ho bisogno di raccontarti cose e fatti e persone e sensazioni. Ho la sensazione di star venendo su a bordo di una mongolfiera (si può dire “star venendo”? e si può dire “a bordo di una mongolfiera”?) e tutto quello che mi lascio a terra è così dolce. Lo osservo, con attenzione. Ed intanto salgo. Sempre più in alto, sempre più lontano. E respiro. Tutta quest’aria.
Sei qui? Con me? Come ogni sera? A leggermi? A dare un senso a quello che scrivo? Se un senso possano mai avere queste parole. Vorrei raccontarti dei primi esperimenti di programmazione andati a buon fine (per qualche secondo ho esultato davanti al monitor), di un diario telematico che forse esiste ed ha un senso solo se qualcuno lo legge (e magari mi invia un commento), del libro che ho iniziato a leggere in SITA stasera (“Le ore” di Cunningham)…
Sì, questa sera vorrei tanto raccontare una storia per farti sognare qualcosa di bello…
E invece sono stanca. Chiuderò un po’ gli occhi sperando di dormire e di sognare…
buonanotte