Riuscire a non crescere

voglio volere tutto così | voglio riuscire a non crescere | voglio il tempo libero | sì ma libero proprio ogni attimo | e alzare il minimo…

perché ognuno di noi | è il suo centro del mondo…

e buonanotte a tutti i suonatori | a quelli che una coppia è già una folla | a lui e lei che stanno insieme solo con la colla | e buonanotte a chi la sa godere | a quelli che han bisogno di star male | a chi ha paura di restare fermo | e sogna un po’ più forte quando è sveglio | a quelli che non hanno mai saputo dove andare…

ti sento nell’aria che è cambiata | che anticipa l’estate | ti sento dentro tutte le canzoni | in un posto dentro che so io | ti sento e parlo di profumo…

starò con tanta gente | per stare solo un po’

.:: Ligabue ::.

Dov’è il tempo?

fine di un’altra giornata. Una stanchezza indescrivibile. Solo la voglia di parlare con te. La luce traballante di una candela e la voce dei Coldplay che mi riempie la stanza. Dove sei? Continuo a cercarti, nella mente, nei pensieri, continuo a scavare…
Cosa darei per essere in grado di aiutare “veramente” qualcuno. Soprattutto in questo momento. Così assurdo. Ed è proprio così, succede con le persone più care. A quelle più vicine, a quelle che più amiamo. Ci troviamo nell’impossibilità di fare qualcosa per loro. Ma possiamo provare… ascoltare e non dir niente, solo ascoltare… E questa volta me ne starò in silenzio…
vorrei un po’ di tempo per scattare le mie foto… ma dov’è… il tempo? Vorrei un po’ di tempo per leggere, guardare “Friends”, giocare a carte, guardare vecchie foto, leggere vecchi biglietti conservati nel cassetto, per ridere di più, più forte, visitare 100 e 1000 siti, per imparare a disegnare, fare paracadutismo, un giro in moto, un giro lunghissimo in macchina, andare a trovare un amico lontano, cambiare il colore dei capelli, e volendo anche quello degli occhi, imparare a suonare il piano, o la tromba, tempo per pensare meno ed agire di più… e dire quello che non ho mai detto e fare quello che non ho mai fatto… aspetto l’onda…

Il video che uccide

…e poi a casa non hai molta voglia di spegnere la luce. Ti porti a casa uno strano video, lo vedi sulla tua tv. La sera stessa ricevi una telefonata. Una voce ti dice che morirai tra 7 giorni esatti. Una settimana dopo il presagio si avvera e muori. The Ring…

Horror

sarebbe carino essere di nuovo giovani da vecchi, con tutte le esperienze che ti hanno insegnato cose ma con lo spirito ed il corpo di un ventenne. Sarebbe un paradosso, ma carino. Affronterei le cose con maturità ed allo stesso tempo con quel pizzico di incoscienza che è tipico di un adolescente. Ma la cosa sembra alquanto inconciliabile. E allora ho detto un mare di cavolate!!!

Stamane mi sento un tantino di cattivo umore. Un sogno che non riesco a ricordare, l’e-mail di un amico deluso (“ormai credo molto di più nell’amicizia che nell’affetto verso una persona”), l’Ultimo Bacio per la sesta volta (ed è sempre più forte), il telefono silenzioso, la programmazione-questo-mostro che mi attende, una festa di Carnevale inutile…
ma stasera me ne vado al cinema: un bel film horror a schermo esagerato e ti passa la voglia di pensare!!!

Il teorema della Mucca Nuova

Domenica pomeriggio: videocassetta con amici…
“Qualcuno come te” è tratto dal un romanzo “Il teorema della mucca nuova” di Laura Zigman, pubblicato anche in Italia.
Il teorema della mucca nuova postula, prendendo spunto dall’osservazione del comportamento dei tori da monta, che il maschio, sia egli uomo o toro, dopo un certo numero di accoppiamenti si stufa della propria femmina, sia ella donna o mucca, mettendosi all’affannosa ricerca di un’altra compagna, la mucca nuova per l’appunto.
In “Qualcuno come te”, Jane, interpretata da una bravissima Ashley Judd (“Il collezionista”, “Colpevole d’innocenza”) si innamora del collega Ray (Greg Kinnear, “Qualcosa è cambiato”) che inizialmente sembra ricambiare tale amore. Ma, fatalmente, il teorema della mucca nuova si compie: Ray la molla, o meglio svicola pian piano senza dare alcuna spiegazione sulla rottura della relazione.

Un prisma

come sto? Come mi sento oggi? Dopo una serata con amici a bere qualcosa, a passeggiare sul mare e a dirci cose. E dopo una mattinata in macchina. Da sola. Una strada lunga. E larga. Tanto tempo per pensare, per riflettere in silenzio. Finalmente. Quanto vorrei fare un viaggio, lontano da qui e lontano da me stessa. Essere in ferie da me stessa. “Bellissimo” come direbbe un amico “Bellissimo”… ho perso qualcosa e forse non ne ho neanche capito il perchè. Triste. E mentre andavo, in macchina da sola, e riflettevo……………..

ora me ne sto davanti a questo schermo, pagina bianca, in attesa di un tè. Tra un’ora saranno le cinque ed io mi sento un tantino inglese in questa consuetudine della Domenica pomeriggio. Il mio schermo: un rifugio. E tu, amico inesistente: una protezione. Sto leggendo molto: un libro è un rifugio sicuro, un viaggio improvviso e mai scontato. Credi che si possa essere felici a metà? Vivere in equilibrio. Esiste secondo te una via di mezzo? Non parlo di un compromesso, ma di qualcosa che ci renda felici senza forti rinunce! Credi che sia possibile? Vorrei un’alternativa.
C’è una frase che mi rimbomba dentro e continua ad esserci come un disco incantato… guardare le cose in una sola ottica? non è da me… una persona una volta mi ha regalato un prisma… mille sfaccettature… mille prospettive diverse… credo di aver imparato, o almeno ci provo. Il mio palcoscenico? Il centro dell’universo? Ci salgo quando ho voglia di farlo… per il resto, mi trovi tra gli altri… è lì che sto seduta…